Considerazioni introduttive: l’origine, l’ubicazione e le peculiarità del Porto Vecchio di Trieste
(La documentazione è stata messa a disposizione dalla Associazione Italia Nostra Onlus sezione di Trieste e dall’Autorità Portuale di Trieste)
Il Porto Vecchio d Trieste fu costruito per volontà dell’Impero Austro-ungarico tra il 1868 e il 1887 dopo una ampia fase progettuale che ebbe origine da un concorso bandito dal Governo di Vienna nel 1863.
Il Porto Vecchio copre un’area di circa 617.000 mq. Estendendosi dallo sbocco del Canale di Ponterosso all’abitato periferico di Barcola. L’area comprende 5 moli (0; I; II; III e IV), 3.100 metri di banchine, 23 grandi edifici tra hangar, magazzini ed altre strutture ed è protetto da una diga foranea. E’ altresì collegato con la vecchia ferrovia (1857).
La posizione geografica del Porto Vecchio può essere efficacemente rappresentata nella carta geografica a fianco rappresentata.
Nel Porto Vecchio le strutture portuali, magazzini, hangar, la centrale idrodinamica con la loro tipologia costruttiva, le gru, le attrezzature elettromeccaniche, gli apparecchi trasportatori ed i silos, sono ancora visibili, anche se non più operanti e testimoniano un aspetto essenziale della Città e della sua funzione commerciale ed imprenditoriale dell’800 e del primo 900. I magazzini e gli hangar, grandi edifici ad uno o più piani dalla solida struttura, sono disposti su 3 assi paralleli tra loro:
Edifici, come magazzini e gli hangar n. 1; 1A; 2; 2A; 3; 4; 6; 7; 9; 10;11; 17; 18;19; 20; 21; 24; 25 e 26 oppure l’edificio della mensa, la casa dell’amministrazione, la centrale idrodinamica e la centrale trasformatori sono, nella loro interezza testimonianze insostituibili per la memoria della città.
Le tipologie edilizie dei magazzini e degli hangar, in origine 38 corpi di fabbrica, si possono tuttora distinguere secondo 4 gruppi di edifici: